Segno - significato - referente

L'approccio semiologico è radicalmente differente dall'approccio fenomenologico. Nell'interpretazione fenomenologica non si applica lo schema segno-significato-referente: potremmo dire paradossalmente che qui è la “cosa” stessa che si dà. Ovvero, è il vissuto ad essere autonomamente significante: occorre dunque invertire il percorso mediante l'epoché e isolare la genesi intenzionale di ogni entità (naturale e culturale).
Potremmo dire allora che la fenomenologia è una semiotica vissuta. La fenomenologia radicale, in effetti, va intesa specificamente come un'analisi dei segni vissuti o, se si vuole, come un'analitica delle componenti vissute dei segni, quindi come una singolarissima semiotica, ove il significato di ciascun segno è costituito dal vissuto che lo riempie e dalle sue specifiche modalità manifestative [Conci 1982: 12].

[Vedi: Domenico Antonino Conci, Per un trattato fenomenologico di antropologia culturale, par. 10 ].

 



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